Come costruire una buona strategia di Digital Marketing

Quando ti occupi di Digital Marketing capita sempre che qualcuno a pranzo fuori o al pub (quando avevamo una vita sociale ovviamente) ti chieda come promuovere qualcosa che a cuore. Che sia un servizio o un’azienda, un disco o un libro, le strategie di digital marketing sono fondamentali per dare il giusto risalto al tuo prodotto o servizio.

Di strumenti e opportunità ce ne sono molte, sia digitali che offline. Saperle combinare bene per creare il giusto mix è il segreto. Occorre quindi conoscere i tools giusti ma anche saper raccontare la storia che c’è dietro, attraverso strategia, storytelling, utilizzo di social, blog, piattaforme e altri strumenti che ti aiuteranno negli aspetti commerciali. 

Questi sono semplicemente degli appunti e delle schede che ho creato per aiutare chiunque a realizzare una campagna di go-to-maket. Vedremo insieme:

  • Le tecniche più efficaci di digital marketing;
  • Come costruire una strategia per il tuo prodotto;
  • Come combinare social media, storytelling & content.

Argomenti fondamentali di cui scriverò:

  1. Storytelling
  2. Brand Identity
  3. Il Passaparola
  4. Digital, Viral, Content & Personal
  5. Content is the king
  6. Digital Marketing
  7. Email marketing
  8. Ufficio Stampa
  9. Eventi & Webinar
  10. Cambiare Approccio

1. Storytelling 

Essere strategici vuol dire partire dall’inizio. Nella promozione, il web è uno strumento potentissimo e ha aperto scenari inimmaginabili fino a poco tempo fa. Ma è altrettanto facile fare passi falsi. Prima di partire con la promozione e il digital marketing occorre quindi pensare a come trovare le parole giuste per raccontare il prodotto o il servizio.

Narrare a scopo persuasivo vuol dire fare storytelling, innescando una ricerca, una riflessione sul vissuto dell’azienda, una rielaborazione e soprattuto creando un legame con il contesto favorendo nuovi aneddoti consequenziali.

Tutto può essere narrato: si tratta di raccogliere le idee, ricostruire gli elementi e creare una storia. Con un ordine chiaro a chi legge, vede o ascolta. 

In pratica, storytelling vuol dire che la gente è interessata alla storia che c’è dietro o anche al dare un volto al tuo marchio, proprio come ha sempre fatto e decantato Richard Branson con la Virgin: ci ha messo la faccia!

Storytelling vuol dire raccontare quell’insieme di idee, influenze e valori che rendono il tuo prodotto unico. Lo storytelling fatto bene invoglia le persone a essere parte di questa storia e magari raccontarla ai loro amici (ed ecco che il fan diventa ambassador).

Se compri Apple sei un tipo visionario e creativo perché dietro c’è la storia di un uomo che ha vissuto varie esperienze fino ad “unire i puntini”, come Steve Jobs aveva raccontato in un celebre discorso.

Trasformiamo le idee raccolte in spunti pratici per raccontare il tuo prodotto al pubblico con la scheda: Trova la tua nicchia.

2. Brand Identity 

Il logo, il claim, i colori e la filosofia: sono tutti tratti distintivi delle aziende di successo. Appena senti “Impossible is nothing” sai già di quale azienda parliamo. Così come se vedi un piccolo uccellino blu sulle pagine web. Ecco perché è fondamentale scegliere una propria identità di brand che ben si sposi con la descrizione della nostra azienda e poi sulla strategia di digital marketing

Se si ha poco budget a disposizione ci toccherà fare tutto in autonomia e in questo caso un sito come Canva sarà perfetto. Un prodotto con ottime grafiche precaricate per qualunque fine (dai loghi ai banner del sito) e tutto in maniera gratuita e con un piccolo budget a disposizione.

Occorre partire dai colori: quali rappresentano meglio le nostre idee? L’arancione come colore dell’innovazione o il verde come il colore della natura. Una volta scelto questo e un simbolo che ben si sposa con il nostro nome, possiamo partire.

Il kit base per fare Digital marketing comprende:

Materiali:

  • Logo
  • Brand Manual con le regole di utilizzo del logo
  • Motto del prodotto
  • Layout di presentazione di Power Point 
  • Layout di presentazione per word
  • Modello per le nostre lettere o email

Questi sono i materiali basici che ci serviranno poi per realizzare anche parte di quello che vedremo successivamente.

3. Il passaparola

Che sia fisico o digitale è sicuramente lo strumento di marketing più importante di tutti perché va a incidere direttamente sulla reputazione.

Tutto infatti parte dal passaparola e dal networking

Passaparola. Letteralmente è il diffondersi di una notizia attraverso una rete sociale formata da persone che comunicano direttamente. No pubblicità no intermediari ma  contatto diretto. Molti libri tendono a indicare anche oggi il passaparola come lo strumento di marketing col tasso di efficacia più alto. Perché?

Il passaparola ha già in sé quell’ingrediente segreto che ogni strategia di marketing vuole conquistare: la fiducia. Fiducia che deriva spesso dall’affetto. E se il consiglio arriva da chi ti fidi, lo segui.

Ecco quindi che impostare una strategia di digital marketing che parte dal passaparola vuol dire creare un file excel o un CRM (questo è un livello super esperto eh) dove inserire la nostra fan base più stretta: i nostri parenti e amici. E monitorare il grado di rapporto. Il CRM è uno strumento meraviglioso ma anche molto complesso che merita un capitolo a parte ma vi consiglio di iniziare con Hubspot e piano piano vi troverete a saper usare qualcosa di meraviglioso per catalogare i vostri contatti.

In generale fare relazioni pubbliche è la chiave del successo. Semplicemente presentatevi, perché se la vostra idea piace, qualcuno si interesserà in maniera autonoma, spontanea e autentica.

4. Digital, Viral, Content & Personal

Creare un buon piano di digital marketing: questo è il primo passo fondamentale. Sarà la nostra guida. Quello che ci dirà come faremo a pubblicizzare il nostro lavoro. Il metodo che andremo ad usare sarà di integrare le diverse strategie a nostra disposizione .

Content is the king

Il contenuto è il re! Attorno ad un progetto di comunicazione di oggi ruotano tanti contenuti. Non più i classici slogan “Compra il disco bla bla” ma il racconto dello scenario del prodotto, del genere andandosi anche a connettere con il discorso dello storytelling

 Questa è la filosofia alla base del content marketing, che punta sul fatto che la costanza di pubblicazione garantisce visibilità e solidità: un fan acquisito con il content marketing è veramente interessato a quello di cui sto parlando.

Posso scrivere un blog, avere un canale YouTube o pubblicare su siti di terze parti ma se sono bravo nel mio settore e lo dimostro, certamente invoglierò più persone ad interessarsi alla mia idea. E in questo campo, come molti altri, la costanza premia.

Pensate, quanti vlogger sono diventati celebri dopo aver pubblicato un video al giorno per un anno intero?

Quando si sceglie di creare contenuti è fondamentale poi la condivisione su tutti i canali social di cui dispongo, con un testo di accompagnamento che sia: breve, semplice, crei interesse e coinvolgimento (engagement), trasmetta energia, apporti dei benefici e contenga una call to action. Scopri il prodotto, appunto.

Il digital marketing

Una volta che abbiamo il contenuto, dobbiamo diffonderlo. Ecco che parliamo di Digital Marketing Strategy, ossia il raggiungimento di determinati obiettivi proprio attraverso gli strumenti digitali di cui ci occuperemo in maniera più approfondita più avanti.

Viral Marketing

Occorre essere creativi per proporsi, questa è la base del viral marketing. Ti intercetto nel momento in cui tu non sai di essere al centro di una comunicazione finalizzata alla presentazione del mio prodotto!

Si basa sull’originalità di un’idea che intercetta il pubblico, suscitando un’emozione e propagandosi da sola. Un esempio?

Personal Branding

I nuovi media hanno cambiato le nostre interazioni sociali. Ognuno è un brand, un marchio. Il personal branding è la consapevolezza dei propri punti di forza che contraddistinguono la propria personalità in modo inequivocabile. Con una strategia per comunicarli agli altri. In particolare con il personal branding si mira a occupare un posto in un network di persone, creando una rete di seguaci attraverso blog, social media ed eventi al fine di aumentare la propria web reputation.

In “The Brand called you”, capolavoro sull’argomento di Peter Montoya, si spiega come la forza di questo tipo di marketing si basi su due presupposti:

Ci sono persone interessate al tuo prodotto ma non sanno che esisti e offri qualcosa che molti già prima di te hanno offerto ma con una differenza: il tuo modo di farlo. E deve essere proprio questo il punto di forza della tua comunicazione.

Comunica chi sei, quindi. Ricordando sempre la formula magica: l’autenticità. Perché le persone se ne accorgono se fingi.

5. Content is the king

Video
Nel prossimo decennio, si calcola che la maggior parte dei contenuti fruibili in rete saranno quasi esclusivamente contenuti di tipo visual: immagini e video la faranno da padrona. Ecco perché aprire un canale YouTube per affermarsi in un determinato settore è sempre una buona idea. Occorre però stare attenti alla qualità.

Anche Instagram ha aperto la sua galleria video con IGTV ma avere uno spazio anche su Youtube è sempre una buona idea.

Blog & Sito Web

Avere un sito non è qualcosa che puoi fare ma che devi fare! Un buon sito ti aiuta a costruire credibilità intorno alla tua professione; ti aiuta a mantenere relazioni e ad essere intercettabile; e poi hai un contenitore di articoli a cui rimandare nella tua newsletter.

Blog o Sito che sia, di piattaforme per iniziare e a costi davvero ridotti ce ne sono tante. Evitiamo le piattaforme gratuite perché non hanno stile e soprattutto non saremo mai davvero liberi di postare e costruire il sito che meglio ci rappresenta.

Tra le piattaforme utili con cui costruire la propria casetta virtuale ci sono Aruba con WordPress, Wix, Square Space, Weebly e Siteground. In alternativa assumere un webmaster vale la pena. Si tratta di un investimento importante.

Un sito deve essere accattivante graficamente e soprattutto funzionale. Avere una vostra identity e una storia vi aiuterà a riempirlo. Si può scegliere una semplice landing page oppure si può decidere di inserire un blog aggiornato settimanalmente (almeno una volta a settimana).

E se parliamo di blog non possiamo non parlare di SEO. Si tratta di una serie di tecniche e strategie operative allo scopo di posizionare al meglio una pagina Internet all’interno dei risultati dei motori di ricerca come Google. 

Si basa sull’inserimento di parole chiave richiamate nel testo con focus. Un buon tool per la SEO è Yoast. Anche qui online ci sono veramente tanti tutorial utili. Inoltre può essere utile registrare il proprio sito a Google Analytics per monitorare l’affluenza e capire che argomenti interessano di più. Ricordati sempre di inserire una privacy policy.

Altra idea: i guest post. Individua dei blog o delle webzine del tuo settore e contattale per richiedere di presentarti. Scriverai direttamente sui loro siti parlando del tuo prodotto, utilizzando per lo più il classico CMS WordPress. Sicuramente ne troverai alcuni molto felici di ospitare la tua presentazione sulle loro pagine.

Podcast

Oggi ognuno può essere protagonista di una radio personale con il podcasting, uno degli strumenti più utilizzati nel mondo nonché una grande opportunità per fidelizzare i clienti. 

A costo veramente ridotto: un buon microfono, uno spazio adibito e un buon software. Quello che farà la differenza saranno i vostri contenuti.Ma cos’è un Podcast? Un podcast è un file audio messo a disposizione di chiunque sul web attraverso canali come Podcast di Apple, Spreaker o Spotify Podcast.  Si può anche scegliere di creare un format con ospiti, per confrontarsi su un tema inerente al nostro servizio.

Digital marketing: combinare online e offline

6. Digital Marketing

Una volta creati i contenuti occorre diffonderli e i social media sono un’occasione unica di networking, visibilità e anche self publishing: quello che fino a 10 anni fa era totalmente impensabile.

Lo scopo dell’integrarli nella nostra communication mix strategy è di renderli un mezzo di comunicazione e non un passatempo con cui colmare i momenti di vuoto alla fermata della metropolitana. E da questo punto di vista emerge la loro grande potenzialità: creare un pubblico affezionato e in diretto contatto con noi.

Pianificare è fondamentale. Serve un piano strategico, logico e consequenziale per comunicare attraverso azioni mirate ed ordinate. Per saperne di più vedremo insieme gli strumenti di pianificazione, così potrai programmare i tuoi post in anticipo (es. Hootsuite).

Qualche regola:

1. Rispetta il numero di post consigliato per ogni social. Intasare le bacheche viene spesso penalizzato da Facebook. Scoprirai quindi che sulla tua pagina Facebook 2 post al giorno sono l’ideale mentre su Instagram 5. 

2. Costruisci il tuo Piano editoriale. Basta anche un Excel. Occorre creare ogni mese/settimana un Piano Editoriale specifico per ogni social. Perché quello che va bene su Twitter lo dovrò raccontare in maniera molto diversa su Facebook. E tenere traccia degli andamenti per capire cosa funziona e cosa no.

3. Costruiamo una cartella o uno spazio dove raccogliamo tutti i post che troviamo che ci piacciono in modo da averli pronti per il PED (Piano Editoriale).

4. Il visual nei post! No tappeti di parole e sì a pensieri accompagnati da video, immagini, infografiche. La comunicazione visiva arriva di più a chi legge/guarda.

5. Sharing! Non solo contenuti nostri. Regalare visibilità ai contenuti degli altri che ci piacciono è molto spesso un atto di gentilezza che crea un legame. Il classico regram su Instagram (da fare tramite apposita app) o il Condividi su Facebook. Non siamo avidi!

6. Qualità! Al bando la comunicazione scialba e forzata. Quando condividiamo facciamolo solo per contenuti di qualità e di cui siamo convinti. Non vogliamo mica gettare un altro contenuto nella marea di post che circolano in rete. Quindi:
– scriviamo un copy (in gergo, testo di accompagnamento) che esprima il nostro pensiero; Cosa vogliamo dire col post? Divertire, analizzare, dare supporto, esprimere un pensiero. Diciamolo in maniera chiara.
– sintesi: altolà ai soliloqui. Non servono papiri per esprimersi. Molto spesso meglio poco ma giusto!

7. Email marketing

La lead generation è un’azione di marketing che consente di generare una lista di possibili interessati tramite azioni mirate. E uno dei metodi per generare questa lista si basa sull’email marketing e sull’invio di newsletter. Quest’ultime sono un elemento fondamentale, per creare dialogo tramite contenuti interessanti.

Si tratta  sostanzialmente di: 1) creare una lista di persone interessate richiedendo loro di sottoscrivere una clausola di adesione ad essere contattati (importantissima per i termini di GDPR); 2) tenerle aggiornate con newsletter proponendo call to actions. 

Una volta imparati gli strumenti l’unica difficoltà sta nell’avere una qualità alta ed evitare caldamente di diventare SPAM.

Ma come iniziare a creare la lista di contatti? Affidatevi ad un servizio come Hubspot, già citato, Mailchimp o Mailup e create moduli di adesione con richiesta a essere contattati. 

Raccogliete indirizzi mail interessati ogni volta che vi è possibile: ad esempio quando organizzerete eventi. Sul sito dovete assolutamente inserire il modulo di iscrizione alla mailing list che creerete semplicemente dal tool Mailchimp o altro (classica dicitura “Per rimanere aggiornati” con sotto lo spazio per inserire l’indirizzo email). Diffonderlo anche sui canali social è una buona idea.

Il secondo passo è costruire una newsletter dalla grafica interessante. Basta essere smart per poter condurre con regolarità delle campagne di email marketing in modo da sensibilizzare clienti e creare interesse anche prima del lancio del prodotto. Usiamo la mailing list per raccontare quello che sta succedendo: è un  canale in più per farlo. La costanza ci aiuta a sensibilizzare e legare. 

Qualche suggerimento:
– Crea il tuo layout personalizzato: la tua grafica che sia in linea con il tuo logo e la tua parte visiva.
– Inserisci sempre un elemento fotografico o video!
– Sii sempre preciso e datti una struttura
– Sii costante: se il venerdì è il giorno dedicato, manda la tua mailing list ogni venerdì e racconta i tuoi progetti. Le persone inizieranno ad attenderla (un po’ come Il Piccolo Principe con la volpe).
– No spam. Le mail solo a chi le richiede.
– Monitora le performance: se un indirizzo neanche la apre sentiti libero di toglierlo dall’elenco.
– Sii allegro: stai intrattenendo, comunica che sei felice di dare questo aggiornamento.
– I dati: in calce scrivi sempre la tua firma indicando chi sei, cosa fai e inserisci anche il tasto di unfollow, per correttezza.

8. Ufficio Stampa

Cosa fa l’ufficio stampa? L’ufficio stampa si occupa degli strumenti e delle strategie di comunicazione per costruire, alimentare e gestire la reputazione di un artista o di un’azienda.

Grazie al web l’ufficio stampa diventa facile da gestire e in autonomia quando non si hanno i budget necessari per assumere un professionista. Basta imparare qualche tecnica e avere un po’ di approccio giusto verso le relazioni pubbliche.

Fondamentale anche qui lavorare per obiettivi, con un piano di comunicazione che preveda un ordine delle attività, in modo da organizzare il lavoro.

Gli obiettivi possono essere i più svariati: dall’ottenere una recensione o una news alla vera e propria intervista, che è un importante spazio mediatico.

L’uscita sul giornale, blog o magazine giusto non è solo visibilità: vuol dire acquistare credibilità e suscitare interesse.

Per farci promozione quindi costruiremo il nostro kit per i media e poi lo andremo a inviare a una lista di contatti di giornalisti, blogger, influencer, radio e televisioni che avremo identificato come utili.

Nell’era della trasformazione digitale, il kit media diventa un’area online sul tuo sito facilmente scaricabile. Ma anche la classica mail con allegato va bene, anche se potrebbe rivelarsi poco efficace. 

Ricorda: i giornalisti e i blogger lavorano con tempi e scadenze ristretti quindi il press kit deve essere completo e pronto sia online che via mail.

Media Kit

– Comunicato stampa con la notizia rilevante del momento;
– Biografia professionale;
– Sezione di download

eventuali note di accompagnamento

comunicati stampa precedenti e archiviati cronologicamente;
– digital kit con hashtags ufficiali e social network;
– foto gallery in alta qualità (orizzontale e verticale);
– calendario eventi iniziative, concerti, incontri che avete in programma per i prossimi sei mesi;

Soffermiamoci nello specifico sul Comunicato Stampa, che racchiude quello che vogliamo comunicare.

Il CS presenta la nostra azienda in 3600 battute (1 foglio circa) e permette di diffonderla ai media. Dovrà avere una grafica accattivante e minimo due foto a colori HQ in orizzontale e verticale,  come accompagnamento.

Su Internet trovate modelli di Comunicato Stampa per ogni tipo. Anche perché la struttura del CS presenta delle parti ben precise

Per creare una mailing list utile di blogger, influencer e webzine ci affideremo a servizi come Mailchimp o MailUp su cui caricheremo i nostri contatti scelti in una lista diversa rispetto a quella dei lettori della newsletter. Troveremo i riferimenti delle redazioni di quotidiani, settimanali, mensili, mensili specializzati, siti internet del settore, blogger e influencer. Oltre a quelli che già seguiamo, dovremmo essere sempre aggiornarti su nuove testate, nuovi periodici o blog per poi inserirli.

Analogamente, per gli influencer dovresti studiare la loro comunicazione e menzionarli senza esagerare. Inoltre chiedi di fare guest post che possano intercettare il tuo target.

Una volta inviato il comunicato stampa avviene la recall o tramite un’altra mail o attraverso numero telefonico ove possibile, in modo tale da monitorare ed eventualmente sollecitare la pubblicazione.

Ultima nota: ricordate di creare un vostro archivio personale da consegnare a chi in futuro curerà le vostre Digital PR. Una cartella di rassegna stampa con tutte le uscite media in cui avete parlato o si parla di voi.

9. Eventi & Webinar

In un mondo completamente digitale niente può creare interazione più dell’organizzazione di un evento con un’agenda di contenuto e a seguire un momento di networking. Un aperitivo per conoscere interessati e raccontare meglio il prodotto senza la pressione del dover vendere.

Ecco perché programmare un evento periodico (ogni 3 mesi? Ogni 6 mesi? Ogni anno?) è un’ottima idea. 

Quando si parla di evento occorre tener presente:

– costruzione di un’agenda ottimale con speaker 

inviti ad hoc + generalizzati

strategia di comunicazione pre, durante e post evento

Durante il lockdown si è diffuso notevolmente l’uso dei webinar anche qui valgono le stesse regole in maniera offline. Utilissimo il sito di Eventbrite che ha costruito una sezione dedicata per realizzare dei buon webinar.

Ricordatevi sempre di raccogliere le liberatorie per la partecipazione degli speaker o se fate registrazioni, oltre alle adesioni alla vostra newsletter. Interessante anche creare dei contenuti da utilizzare come strategia di digital marketing.

10. Cambiare Approccio

Dopo aver provato questi suggerimenti vi sarete fatti un’idea di come volete lanciare il vostro prodotto. Cosa può funzionare e cosa no. Fare dei test è sicuramente uno dei metodi più utili così come monitorare.

Ecco perché magari potrà servire cambiare approccio (se Linkedin non funziona meglio intensificare le attività su Instagram) o cercare nuovi strumenti. 

Sperimentate, provate e trovare il vostro approccio quello che renderà il vostro prodotto o servizio unico!

Strumenti Utili Per il Digital Marketing

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